Capitolo primo

L'alba di nuovi eroi

 

1367, Anno dello Scudo

In tarda estate, dalla capitale del potente Cormyr, regno degli uomini, aveva cominciato il suo viaggio la carovana appartenente alla Dragoneye Dealing Coster, una delle più importanti compagnie mercantili di tutti i reami conosciuti. “The Heart's Wagon” era il nome del convoglio, formato da più di trenta carri colmi di stoffe pregiate e raffinati capi d'abbigliamento creati dai più rinomati ed esperti sarti di Suzail. Il viaggio era lungo. Decine di mercenari marciavano insieme ai mercanti proteggendo la spedizione, che dalla capitale del Cormyr doveva muoversi entro i confini della Sembia e delle Valli: le principali fermate erano i centri di Daerlun, Saerb, Archenbridge, Ordulin ed Essembra.

Nel secondo giorno di Eleint, “The Heart's Wagon” era ferma a Saerb, in territorio sembiano. In quello stesso giorno, Kal figlio di Kurgon era in città. Il nano era smanioso di intraprendere una nuova vita, di farsi largo nel mondo degli uomini come grande guerriero, rispettato e temuto. Aveva vissuto la sua giovinezza in High Dale nella valle di Copper Gulp,. un luogo quasi nascosto tra i Picchi del Tuono, raggiungibile tramite la Thunder Ways, lo stradello che collega Highcastle a Thunderstone nel Cormyr. Là una comunità di nani lavora le molte cavità ricche di rame, alcune ormai esaurite ed abbandonate; nessun visitatore di Copper Gulp dimentica il piccolo lago nel centro della vallata, perchè l'acqua risplende di un affascinante colore verde-blu, proprio per la forte presenza di rame.

Kal era diverso dagli altri nani: la sua pelle era più chiara, aveva sulla schiena strani tatuaggi raffiguranti mostruosi e giganteschi animali, il suo temperamento era irascibile. Kurgon il minatore e difensore di Copper Gulp, colui che lo aveva cresciuto, gli aveva dato sempre vaghe spiegazioni riguardo alla madre: diceva che era morta poco dopo la nascita di Kal in seguito ad un attacco di briganti, nulla di più. Infine, però, dopo molti anni Kurgon dovette ammettere la verità: lui non era il vero padre di Kal, ma lo aveva trovato, poco più che neonato, dinanzi all'entrata di una caverna nei pressi della propria abitazione, in una notte di pioggia incessante e di fulmini che sembravano spaventosamente vicini. Il giorno stesso in cui apprese ciò, Kal decise che era giunta l'ora di crearsi da solo il proprio futuro, se davvero sul proprio passato era impotente. Così abbandonò Copper Gulp con pochi pezzi d'armatura, una gemma come unica ricchezza, una coperta, uno zaino e l'oggetto con il quale si sentiva destinato ad imprimere il suo nome nella storia: l'ascia da battaglia a due mani. Raggiunse Saerb il secondo giorno di Eleint del 1367 nella speranza di unirsi come mercenario a quella grossa carovana diretta a nord e di conoscere guerrieri che lo avrebbero accolto tra di loro.

Non conobbe subito combattenti, ma incontrò quello che sarebbe diventato il suo più grande amico.

Un ufficiale mercenario della Dragoneye Dealing Coster gli indicò qual era il carro ove avrebbe potuto posare il suo equipaggiamento. Una volta salito e scostato le tendine sfarzosamente ricamate con il simbolo della compagnia mercantile, un occhio di drago, vide all'interno tre piccole creature sedute su sgabellini di legno attorno ad un tavolino, sul quale erano alcuni sacchetti di cuoio pieni, una scatoletta di legno e due boccette di vetro. Erano gnomi, dai visi simpatici e scherzosi. Uno di loro, appena visto il nano che stava per entrare nel loro carretto, si alzò di scatto, scrutò Kal per qualche secondo e poi disse ai compagni, recitando in maniera teatrale: “Un nano! Beh siamo stati fortunati, sarebbe potuto capitare un sembiano!” poi si mise a ridere, accompagnato subito dagli altri due. Continuò: “Entri signor nano figlio di un altro signor nano più grande, noi siamo mercanti di erbe rare e tisane lenitive. Veniamo da Hidden Vale, una magnifica valle ad ovest di qua, sui Thunder's Peaks. Sa? La valle dove addestriamo i ragni giganti eh eh! Il mio nome è Dyder mentre lui si chiama Tral ed infine lui è Banedon! Qual è il vostro nome figlio di un altro nome? E da dove venite?”. Kal entrò definitivamente nel carretto, posò lo zaino a terra in un angolo e dopo qualche secondo rispose: “Mi chiamo Kal, figlio di Kurgon. Siamo vicini di casa perchè il posto da dove vengo è Copper Gulp, poco ad est della vostra valle. Ma ho definitivamente abbandonato quel luogo. Gli gnomi sono amici dei nani anche se ci hanno sempre fatto schifo i vostri ragni, quindi sono contento che siate voi ad essere nello stesso mio carretto. Dove siete diretti?”. Rispose Banedon: “Siamo diretti a Shadowdale, dove dobbiamo vendere alcuni mazzetti di erbe e di boccette”.

Banedon Redstone era il più giovane dei tre. Suo padre Gysdor, il più abile tagliatore di gemme di Hidden Vale, aveva fatto sì che Banedon si unisse alla carovana insieme ad altri gnomi perchè in realtà voleva che il figlio riuscisse a trovare a Shadowdale qualche cliente al quale vendere le proprie opere; così gli aveva affidato due delle sue migliori creazioni, incastonate una collana ed in un anello, da mostrare ai futuri acquirenti: grosso errore, perchè lo gnomo non sarebbe più tornato a casa! Banedon era molto legato allo zio Tryal, il migliore illusionista di Hidden Vale; con lui aveva passato gran parte del suo tempo ed aveva imparato anche molti trucchetti e magie di illusione. Kal provò subito simpatia per i tre ma in particolare per Banedon. Lo gnomo, d'altra parte, vedeva in Kal la possibilità di unirsi ad un combattente in cerca di avventura, per poter uscire dalla monotona vita di Hidden Vale e intraprendere un cammino nuovo nel mondo degli uomini.

Mentre Banedon e Kal familiarizzavano, “The Heart's Wagon” riprese la sua marcia, fece tappa ad Archenbridge il quinto giorno di Eleint e ad Ordulin il tredicesimo ed il quattordicesimo giorno dello stesso mese. Nella più lunga sosta entro le mura della capitale sembiana, Kal e Banedon furono avvicinati da una giovane ragazza umana, bizzarra e molto disinvolta. Il suo nome era Lucy Longairn ma era chiamata anche Kei. La vispa ragazzina era una ladra che aveva deciso di unirsi alla carovana per abbandonare Ordulin, in quanto temeva l'ira del padre nel caso avesse saputo, come era prima o poi inevitabile, dei furti di cui si faceva protagonista. Incuriosita dalla coppia, si propose loro come guida nella permanenza ad Ordulin. Kal accettò Lucy molto bene inizialmente, dal momento che ella aveva proposto un'osteria chiamata “L'elfo grasso”. Successivamente, però, il nano fu sempre molto diffidente nei confronti dell'umana. Nonostante questo, la ragazzina rimase per qualche mese con il gruppo che stava via via formandosi. Ad unirsi, successivamente, fu Eilandur Bergenor.

Eilandur era un mezz'elfo originario di Elventree, bardo e combattente, dal carattere aperto, solare ed ottimista. Quasi per caso incontrò Kal, Banedon e Lucy la mattina della ripartenza da Ordulin, e si mise in mostra subito per la sua conoscenza delle valli del nord. Di animo socievole, chiese di entrare nella compagnia visto che non conosceva nessun altro della carovana e fu accolto proprio per merito delle sue qualità di guida. Durante tutto il viaggio da quel momento in avanti, Eilandur parlava sempre dei posti che andavano visitando, con voce suadente e parole intelligenti. Banedon e Lucy erano molto contenti della sua presenza. Un pò meno lo era Kal, che era solito tenere poco in considerazione le parole di un elfo o di un mezz'elfo.

Così il diciottesimo giorno di Eleint la carovana fece una rapida fermata a Featherdale, ed il ventitreesimo giorno raggiunse Essembra. Qui il nascente gruppo di avventurieri si arricchì ancora di due membri: Dragan da Battledale e Loreena Bergenor. Il primo, di Essembra, era un umano appena ventenne, ma già importante chierico combattente del culto di Tempus, la cui base operativa, quasi una roccaforte, era l' “Abbazia della Spada”, ubicata qualche chilometro a sud di Essembra, nella foresta. Il padre di Dragan era il famoso concittadino Durn, chiamato “il rosso” per il colore della sua chioma e barba, un omone gioviale che un tempo combattè lungo molte sponde del Mare Interno come mercenario. In paese si racconta spesso la storiella di Durn che solleva un soldato Zhentilar in armatura di piastre con un braccio solo per poi scaraventarlo fuori dalla sua bottega. L'uomo tramandò a Dragan l'amore per le armi e il senso dell'onore in battaglia, e fu orgoglioso della scelta di vita del figlio, ma mai si sarebbe aspettato che questo volesse unirsi ad un gruppo di avventurieri. Così invece fu, e Dragan quasi scappò di casa per poter inseguire i suoi scopi. Ebbe comunque l'approvazione dell'Abbazia.

La mezz'elfa Loreena Bergenor si unì al gruppo in quanto sorella di Eilandur. Schiva e riservata, Loreena passò la sua infanzia come studente e iniziata nel tempio di Mystra ad Elventree, ma dopo la morte del padre, persona amata, decise di seguire un sentiero più oscuro: il culto dei morti, il dio Myrkul. Ciò la portò sempre più ad isolarsi. Dopo molti anni passati da sola, decise di unirsi ad un gruppo; questa sua scelta rimane tuttora misteriosa anche al fratello Eilandur.

Così, nel corso del mese di Eleint dell'anno 1367, una compagnia si era formata. Ognuno aveva interessi e motivazioni differenti, un futuro incerto e idee poco chiare, come centinaia di gruppi che nei Reami del Faerun ogni anno nascono e in fretta scompaiono dileguandosi alla vista del primo pericolo e nello scontrarsi con la realtà della vita. O forse il destino riservava loro qualcosa di diverso? Che piani avevano per loro gli dei?

Molti cambiamenti sono avvenuti da allora al giorno d'oggi. Qualcuno è morto e osserva, seduto accanto al proprio dio, quelli che furono i suoi compagni. Altri se ne sono andati per loro scelta. Altri valorosi si sono invece aggiunti.

La marcia della “Heart's Wagon” ha veramente accompagnato l'alba di nuovi eroi?