Ultimo re dei nani del Tethyamar, sopravvissuto alla guerra, molti anni dopo comandò una spedizione per il recupero delle miniere con cento tra i più forti dei guerrieri nani. Fu l’unico sopravvissuto e da allora ha vissuto sempre nel suo covo tra le Desertmouth Mountains qualche chilometro a sud-est del punto centrale della Gola delle Ombre, al confine tra il Cormyr e le Valli. Qui, insieme ad alcuni suoi discendenti e le loro famiglie, attese il giorno della riscossa, mentre i suoi nani minatori estraevano dalla roccia circostante un materiale con cui costruire armi letali per le creature che ora popolano le miniere di Tethyamar. Era l’unico a conoscere l’esatta ubicazione delle miniere e tale segreto, insieme ad altri, sono custoditi a suo dire nella pancia di un gigante del fuoco che viene tenuto prigioniero nel suo covo. Questo gigante, catturato da un condottiero di nani del Vast di nome Murag “Giantslayer” e lasciato a re Ghellin, è un discendente di un grandissimo condottiero di giganti del fuoco, benedetto dal loro stesso Dio, e come il suo avo possiede una natura immortale ed invulnerabile: solo il possessore della corona di Ghellin, donata anch’essa da Murag, è in grado di uccidere il gigante e accedere alle informazioni sul regno del Tethyamar. Fu Mellomir a indirizzare i personaggi sulla strada giusta per poter trovare il covo di Ghellin; inoltre il saggio disse ai personaggi che il destino di Ghellin era di morire entro l’anno 1369. Gli ultimi giorni di Alturiak dello stesso anno Kal giunse al covo di Ghellin ed ebbe il primo incontro con il re, che decise di seguirlo fino ad Anathar’s Dell e unirsi ai nani Brighblade nel sogno di recuperare il regno di Tethyamar. Ma quelli furono gli ultimi mesi di vita del re: il decimo giorno di Uktar (novembre) del 1369, Ghellin morì in seguito ad un attacco di un enorme ed antico drago rosso, ma fece incidere su una roccia le sue ultime volontà: che Kal prendesse la sua corona e diventasse il condottiero dei nani, che grazie alla sua forza avrebbero riconquistato il Tethyamar. Coloro che videro re Ghellin nei suoi ultimi giorni di vita, lo ricordano instabile, alternante momenti di grande lucidità e saggezza ad altri di pazzia.

 

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