Maner da Arabel, detto anche il bardo di Arabel, era un vagabondo umano, morto a 28 anni. Era alto 1,75, aveva vispi occhi blu e capelli neri corti, molto curati come del resto i suoi baffi. Si atteggiava da nobile molto fine pur essendo uno straccione e guadagnandosi da vivere, prima di incontrare i personaggi, facendo una miriade di cose per le strade di Arabel, ad esempio offrire guide ai visitatori della città. Proprio in questo modo conobbe i personaggi e decise di unirsi a loro. Molto allegro, spensierato, spesso comico, Maner era simpatico e caro a gran parte della compagnia, ma molto disprezzato da Kal, che lo trovava inutile ed insignificante. Accompagnò assiduamente i personaggi per più di un anno, da Marpenoth (ottobre) del 1368, a Hammer (gennaio) 1370, quando morì ucciso da un demone recuperatore, servitore di Talona, proprio nel tentativo di salvare la vita a Kal. La sua anima ha trovato la serenità ed il conforto definitivo grazie ad una magia utilizzata dal saggio Mellomir, con la quale il bardo ha potuto salutare per l’ultima volta i propri amici.

 

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